Cultura, appunti e dintorni


Luca Palazzo


L'errore in agguato (17-02-14)

Giordano Bruno riconosce l'utilità della religione "per l'istituzione di rozzi popoli che denno esser governati". Di fronte a queste parole risulta curioso che egli fosse un domenicano. D'altronde non avrebbe potuto acquisire la sua immensa cultura se non nel seno della Chiesa, che a quell'epoca deteneva il sapere universale. Il frate filosofo possiede fin da giovane un intelletto prodigioso, ha grandi doti letterarie, mille interessi, dalla magia alla scienza. Dal Dio cristiano passa a una "mens super omnia" e "insita omnibus" nella quale convivono sia la trascendenza neoplatonica che l'immanenza aristotelica.

La statua di Giordano Bruno in Campo dei Fiori a Roma

Straodinaria è l'etica bruniana, che sembra quasi anticipare il superomismo nietzscheano. Un'etica "eroica": l'uomo che domina la natura sentendosi parte di essa. Produce, lavora, ragiona finché si accorge improvvisamente di essere parte di quella realtà che cercava di possedere. Non appena si accorge di come l'universo si dirami in tutti gli enti del mondo, automaticamente si rende conto che le cose si risolvono nell'universo. Non c'è esistenza separata o difforme da quella del cosmo. Un cosmo infinito, verso cui l'uomo prova un impeto che è un misto di eroismo, liricità, arte, divinità, natura.

Il retto della moneta coniata nel 2000 dalla Zecca italiana

recante l'effigie del filosofo

Il 17 febbraio è giorno in cui, nel 1600, Giordano Bruno fu arso vivo in Campo dei Fiori a Roma. Uno dei tanti errori della Chiesa e degli uomini. Abbiamo imparato da quell'errore, impariamo da quell'errore? Oggi la questione non è più teologica o scientifica, ma sociale e politica (nel senso greco di "cittadinanza", "vita nella comunità"). In effetti, a ben pensarci, scienza e teologia chiamate in causa nel processo nascondevano la paura della Chiesa nei confronti di ripercussioni sociali. Non è più, adesso, la Chiesa, a imporci obblighi ingiusti nelle nostre vite. La scelta della Fede è in linea di massima libera dove noi viviamo. Tuttavia i nemici sono ancora molti: coloro che ci vogliono consumisti che non ragionano, pecore che seguono gli dei "falsi e bugiardi" della modernità, schiavi di una libertà controllata.


Il verso della moneta


 


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