Cultura, appunti e dintorni


Luca Palazzo


Uno spettacolo dalle sculture illuminanti (16-02-14)

Ieri a Loano si è tenuto lo spettacolo “Chiedo scusa al signor Gaber” di Enzino Iacchetti e della sua Witz band. Le canzoni di Gaber sono state modificate attraverso la “contaminatio”, un rischioso strumento artistico-letterario. Rischioso perché è necessario essere molto abili: se si sbaglia a scegliere gli elementi da combinare non si riesce a creare nuova arte, anzi si cade subito nella distonia.

In questo caso però il lavoro della compagnia è stato perfetto: le canzoni sono divenute accattivanti e gli intermezzi tra una e l’altra hanno dato preziosi spunti di riflessione. Riflessione in generale sulla vita, partendo dai suoi aspetti più comici e goliardici. Tra le risate pian piano ci si accorge dello “humor” che è presente nella quotidianità. L’uomo che fa sport e si affatica per dimagrire, l’avventore dell’osteria che cerca conforto nel vino, l’individuo scosso dai sogni e impaurito dalla realtà: sono tutti esempi di pirandelliano umorismo.

Interessanti (e illuminanti!) le sculture luminose, opere dell’artista Marco Lodola. Ciascuna è legata alle canzoni e, quindi, agli aspetti della vita menzionati sopra. Qualcuna è nella foto qui sotto, da me scattata.

 
 

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